E’ uscito il libro “Mazinga Nostalgia”

Che differenza c’è fra Capitan Harlock e il Corsaro Nero? Qual è lo scarto linguistico fra le avventure di Superman e quelle di Jeeg Robot d’Acciaio? Come inserire Candy Candy nella tradizione del romanzo d’appendice? Attraverso una minuziosa indagine incrociata che ha fatto scuola fra gli studenti universitari, la stampa culturale e gli studiosi dei media, Marco Pellitteri s’interroga sui molteplici rapporti – e non di rado sulle tensioni – che intercorrono tra gli eroi dell’immaginario occidentale pre-televisivo e quelli delle generazioni cresciute con i personaggi televisivi e già pienamente multimediali provenienti dal Giappone dalla metà degli anni Settanta.

Mazinga Nostalgia, edito per la prima volta nel 1999 e da allora opera cardine per gli studi sui linguaggi e l’impatto dell’immaginario cinetelevisivo giapponese, esamina gli eroi del pubblico giovanile in una fase cruciale della nostra storia, l’ultimo ventennio del Novecento, quando i cosiddetti ànime – i disegni animati del Sol Levante – segnarono in maniera indelebile la nostra cultura e provocarono uno scontro generazionale, portando il pubblico adulto a rifiutare in blocco la cosiddetta «invasione nipponica». Il volume è qui presentato in una nuovissima edizione: ampiamente riveduta dall’autore, aggiornata ai più recenti sviluppi della popolarità dell’immaginario giapponese nel nostro paese e ricca di interventi di un folto gruppo di autori ospiti provenienti da diversi mondi professionali: l’università, il cinema, la pubblicità, il giornalismo, la letteratura, le comunità di appassionati e collezionisti.

Con un taglio multidisciplinare che unisce sociologia dei processi culturali, studi sulla comunicazione, pedagogia dei media e analisi letteraria e cinematografica, il libro è stato unanimemente considerato la pietra miliare nella saggistica italiana per capire in modo approfondito e globale l’immaginario visuale e la varietà di contenuti dell’animazione giapponese, nonché per sfatare i luoghi comuni e i pregiudizi su di essa. L’opera passa in rassegna gli ambienti culturali, le estetiche, i generi, le tematiche e i personaggi che ancor oggi alimentano la mitologia televisiva della «Goldrake-generation», definizione coniata dall’autore già nella prima edizione dell’opera.

A quasi vent’anni da allora e oggi con una foliazione più che triplicata rispetto alle versioni precedenti, dunque, Mazinga Nostalgia è ancora e più che mai il testo di riferimento con cui confrontarsi per comprendere il fenomeno dell’impatto culturale dell’animazione giapponese in Italia in tutta la sua complessità linguistica e sociale.

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