Il grande e potente Oz: Recensione in Anteprima

La Disney è nata per far sognare intere generazioni, e con la sua ultima pellicola Il Grande e Potente Oz riesce ancora nel suo intento, affascinando il pubblico con il suo tocco magico.

Il regista Sam Raimi ci prende per mano e ci conduce verso il magico mondo di OZ. Già ma chi è OZ?
Il film si presenta come un vero e proprio prequel sul grande schermo dei romanzi nati dalla penna di Frank L. Baum agli inizi del ‘900 in cui si narra del favoloso mondo di Oz.
Già nel 1939 era uscito Il Mago di Oz, un classico della storia del cinema in cui il regista Fleming raccontava le vicissitudini di del famoso prestigiatore, della piccola Dorothy e dei suoi compagni di avventura, lo Spaventapasseri, l’Uomo di latta, e il Leone fifone, ma in questo film non si ha alcuna traccia di come Oz sia diventato un mago e sia arrivato nella Città di Smeraldo.
La risposta ce la da invece questa divertente pellicola che ci mostra i retroscena della vita del celebre mago e come ha fatto a diventare il sovrano di quel regno incantato.
Siamo nei primi anni del ‘900 a Kansas City e Oz, interpretato dall’affascinante James Franco, è un arrivista prestigiatore da quattro soldi che lavora nel circo e a causa di un violento tornado, il protagonista viene scaraventato in un magico regno.
Qui viene scambiato da tutti gli abitanti per colui che salverà il regno grazie all’ausilio della sua “potente magia” dalle grinfie della Strega Cattiva secondo un’antica profezia.Peccato che in realtà Oz non sia un mago dai poteri veri come tutti credono, ma lo si spaccia lo stesso pur di diventare ricco e il sovrano del regno.
Aimè le cose non andranno secondo il suo piano quando incontrerà le tre Streghe: la buona Glinda(Michelle Williams), l’emotiva Theodora (Mila Kunis), e l’opportunista e fredda Evanora (Rachel Weisz).
Nel suo cammino incontrerà due comprimari di tutto rispetto, ossia la scimmietta alata Finley e la bambola di porcellana e nonostante i suoi piani cambiano direzione, alla fine scoprirà che la vera magia è sbalordire la gente non con giochi di prestigio, bensì con il coraggio e l’altruismo, e da uomo egoista qual’era Oz, diverrà un eroe scoprendo la sua magnanimità.
Uno dei punti di forza de Il Grande e Potente Oz è l’effetto visivo che crea stupore e meraviglia allo spettatore.
Nei primi 18 minuti, in cui la storia si svolge nel Kansas, Raimi citando Fleming, ci propone la storia in bianco e nero e in 4:3. Si ha davvero la sensazione di guardare un film di 70 anni fa e il 3D è quasi inesistente.
Una volta che invece Oz viene catapultato nel magico mondo, l’immagine si allarga in 16:9, il 3D si fa più presente e vi è un trionfo di colore e di elementi variopinti che deliziano gli occhi.
Sembra quasi di vedere i paesaggi di Alice in Wonderland, ma ai colori spenti e cupi del film di Tim Burton, Raimi oppone invece un’ampia gamma cromatica.
In realtà i due film hanno in comune anche lo scenografo due volte premio Oscar Robert Stromberg.
Ha disegnato oltre 30 set e ha ricostruito fisicamente la “Città di Smeraldo” e la celebre “Strada di Mattoni Gialli”.
Il film è ben riuscito, anche grazie a un cast stellare, infatti oltre agli attori sopracitati, troviamo Zach Braff, il mitico JD di Scrubs, che in questa pellicola calza i panni dell’assistente di Oz e presta la voce alla scimmietta volante.
Il Grande e Potente Oz dunque offre un’esperienza divertente e coinvolgente che conquisterà ogni genere di pubblico. Assolutamente da vedere.

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