Conferenza stampa con i doppiatori italiani di Epic!

Abbiamo incontrato Lillo & Greg, Maria Grazia Cucinotta e Francesco Di Giacomo, i doppiatori italiani del nuovo film d’animazione Epic. La conferenza stampa si è tenuta dopo l’anteprima nel bellissimo Orto Botanico di Roma.

Ecco che cosa ci hanno detto in questo divertentissimo incontro.

Parlateci dei vostri personaggi, se vi sono piaciuti e se avete avuto difficoltà nel doppiaggio:


Maria Grazia Cucinotta: «Mi ha divertito il fatto di essere una “regina non regina”,  un personaggio molto alla mano, che in alcuni punti prende in giro le formalità del regno, questo è un messaggio molto bello. Davanti al microfono del doppiaggio mi sono resa conto di quanto io parlassi male. Massimo Giuliani, il direttore del doppiaggio, ad un centro punto mi ha fermato e mi ha detto “azzeriamo tutto perché tu, andando in giro per il mondo hai assorbito solo le cose sbagliate”. Ho pensato di fare una regina un po’ mediterranea, “mediterranea si ma sicula no, ha detto lui”! Quando sei in sala di doppiaggio e lavori su questo tipo di film ci sono momenti in cui la concentrazione fa sì che tu ti senta veramente il personaggio a cui stai dando voce, ed è bellissimo, ti sembra di avere i poteri magici, torni a  casa e quasi parli con le piante. I cartoni ci fanno il grande regalo ci farci sognare e di portarci nel mondo che, per un attimo, pensiamo sia la realtà ideale. Mi sono divertita moltissimo, ma soprattutto mi sono divertita a guardare Lillo e Greg mentre doppiavano i due lumaconi».

Lillo: «I due lumaconi hanno il ruolo comico nella storia, sono ben caratterizzati, io, Mub, sono lumacone in tutti i sensi e, in quanto lumacone, sono affascinato della protagonista e cerco di sedurla, non rendendomi conto di essere un ammasso di bava, un invertebrato parecchio viscido, ma nonostante tutto penso di essere seducente e questo è molto divertente».

Greg: «Grub è un personaggio buffo e cialtrone, solo che il suo desiderio nella vita è quello di entrare a far parte delle schiere dei Leafmen, per riscattarsi».

Lillo:«Però siamo tronfi della nostra bava, e poi abbiamo un ruolo importante, quello di far rimanere sempre umido il baccello, che rappresenta la vita nella foresta. La cosa importante che voglio dire è che io sono un grande professionista e per prepararmi a  questo ruolo sono andato a vivere con le lumache per tre mesi, ho adottato il metodo Stanislavskij».


Conferenza stampa del film

Cosa c’è di diverso nel doppiare un cartone animato rispetto ad un film?

Lillo: «Moltissimo dipende dal direttore del doppiaggio. Massimo Giuliani, che in passato ha doppiato cartoni animati, ha dato la voce a Silvestro e Bugs Bunny, è stato eccezionale e ha saputo guidarci al meglio. Il cartone animato di solito è sopra le righe, al contrario di quello che succede nel cinema dove devi rimanere molto nel personaggio. È questo il bello, che puoi andare sopra le righe e non ti senti ridicolo nel farlo, anzi aggiungi spessore al tuo personaggio».

Se vi avessero chiesto di doppiare uno dei personaggi principali come Nod o Ronin, vi sareste divertiti altrettanto?

Lillo: «No, perché sono personaggi che hanno bisogno di una voce eroica. Gli eroi sono sempre i personaggi meno interessanti di qualsiasi storia, hanno meno sfaccettature.

Di Giacomo: «Io mi sarei divertito a fare il cattivo (Mandrake, ndr)»

Dopo aver parlato dei loro personaggi e della loro esperienza in sala doppiaggio, il discorso si sposta sul tema e sui messaggi del film, sia quelli rivolti ai bambini ma anche quelli per gli adulti e, proprio in quest’ultimo caso, scopriamo quanto la Cucinotta sia appassionata di film d’animazione.

Lillo:  Epic è chiaramente un film ecologico, che tratta però il tema in modo “leggero”, non ti dà la lezioncina, ti mostra una natura talmente bella, attraverso immagini fantastiche e coinvolgenti, che automaticamente ti fanno innamorare della natura. In questo caso sono proprio queste immagini, più che le spiegazioni, che suggeriscono quanto è importante la natura e quanto sia importante preservarla. Per quello che mi riguarda è il più spettacolare film d’animazione che io abbia visto fino ad oggi. Inoltre devo dire anche che questo film, ad oggi, secondo me, è il miglior 3D realizzato, io non amo molto la tridimensionalità, ma qui è spettacolare, ti fa seriamente entrare nel film».

Quale potrebbe essere il messaggio per gli adulti?

Maria Grazia Cucinotta: «Questo film potrebbe essere molto utile ai “grandi” perché, per un’ora e mezza, riesce a non far pensare alla realtà e ai vari problemi. Ti fa tuffare in questo mondo fantastico dove i buoni vincono e i cattivi vengono puniti. Ti fa uscire fuori con un altro stato d’animo. Io consiglio questo film come terapia perché ti porta dentro la natura, e se lo vedi con i tuoi figli impari molte cose. Io l’ho visto con mia figlia e con tutti i suoi compagni di classe. Guardando il film attraverso i loro occhi mi sono resa conto che vivono la vita in un modo completamente diverso e, soprattutto, non hanno il senso della fine e quindi tutto ciò che colpisce un adulto perché gli fa paura, loro lo vivono in un modo molto incosciente. E questo è meraviglioso, perché non hanno paure e sono aperti a qualsiasi tipo di emozione e di messaggio. Per questo bisogna stare attenti a scegliere le cose che oggi gli comunichiamo, è importante per il futuro di chi oggi immagazzina tutto per poi costruirci sopra la propria vita».

Da mamma avrai visto moltissimi film d’animaizone. Ti piacciono?


«Certo, sono una fan sfegatata di tutto quello che è animato, anche perché mi fa spendere tempo con mia figlia e automaticamente mi fa staccare con il l’universo intero portandomi nel mondo delle fiabe. Non bisogna mai smettere di credere alle favole perché nel momento in cui smetti, la realtà prende il sopravvento e ti si incupisce la vita e quindi ogni tanto è bello sfuggire a questo. Per questo preferisco andare al cinema a vedere i film d’animazione perché riesco a staccare e so che, almeno lì, il buono vince e il cattivo perde, e quando esco dalla sala sono contenta e mia figlia anche».


Alla fine  abbiamo anche scoperto quali sono stati i film d’animazione con cui sono cresciuti e quelli a cui sono più affezionati


Lillo: «Sono un grandissimo appassionato di animazione, ho più di 600 Dvd a casa, il mio preferito in assoluto è Il libro della giungla, è il primo in assoluto che ho visto. Da piccolo volevo fare il disegnatore di fumetti e cartoni animati, tanto mi ero innamorato di quel film, ho anche provato a  farlo, tant’è che io Greg ci siamo conosciuti in una redazione di fumetti. Dopo Il libro della giungla ho capito che era meraviglioso raccontare una storia facendo vivere un orso rendendolo così umano e vero. La mia passione per questo genere di film ha fatto si che, quando ci hanno chiamato per doppiare questo è stato subito un SI».
Greg: «Adoro i vecchi cartoni animati, le vecchie animazioni dei fratelli Fleischer (i primi animatori degli anni ’30, ndr), Braccio di ferro, le prime animazioni Disney, i cartoni Warner Bros, Hanna & Barbera. E poi i lungometraggi Disney dell’epoca d’oro Gli aristogatti, Il libro della giungla, Robin Hood. Della produzione moderna mi piace molto Gli Incredibili, anche se in realtà non sono appassionato di questo genere».
Lillo: «C’è da dire che i cartoni di adesso prendono spunto dai grandi del passato. Ne L’Era Glaciale, per esempio, c’è un omaggio meraviglioso  ai cartoni animati di Tex Avery (il creatore di Duffy Duck e Bugs Bunny) e Willy il Coyote: il personaggio dello scoiattolo è esattamente un omaggio a quel tipo di umorismo di quei cartoni. Secondo me i cartoni del passato hanno ispirato moltissimo quelli moderni, con la differenza che quelli di oggi hanno un realismo pazzesco che ti permette di entrare ancora di più nella storia».

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